domenica 18 febbraio 2018

Andrew Sean Greer, "Less", La nave di Teseo


 Se, fra gli scrittori contemporanei, si volesse stilare una classifica dei virtuosi dell'arte della narrazione, Andrew Sean Greer occuperebbe senza dubbio uno dei primi posti; la sua capacità di agganciare il lettore e di condurlo docilmente attraverso le trame più originali, raffinate, sinuosamente bizzarre, costellate di stupefacenti sorprese ha davvero pochi eguali.
 Facendo un parallelo con i generi tradizionali della cinematografia, il suo ultimo romanzo, Less, si potrebbe collocare nel punto di intersezione tra la commedia sofisticata propriamente detta, la screwball comedy e il dramma sentimentale. Il protagonista che dà nome al libro è Arthur Less, uno scrittore omosessuale che vive con spaesato terrore l'imminenza dei suoi cinquant'anni. Alto, biondo, elegante, di complessione tendenzialmente ectomorfica, Less potrebbe sembrare da lontano un ragazzo soltanto un po' invecchiato, ma l'inesorabile appuntamento con il calendario lo costringe a fare i conti con le delusioni, i rimpianti, i dubbi e le insicurezze della mezza età.
 Nella sua professione, infatti, si è arenato nelle secche di una fastidiosa crisi espressiva: dopo il successo di  Kalipso (una sorta di problematica rivisitazione in chiave gay dell'Odissea, in cui un Ulisse omosessuale - pressato dall'ossessione per i luoghi comuni e da una malintesa coscienza degli obblighi sociali e morali - rinuncia alla felicità finalmente trovata con un uomo su un'isola deserta per intraprendere il viaggio di ritorno verso la normalità della sua vita con Penelope), non riesce a recuperare l'originaria freschezza della sua scrittura, e - ormai relegato nel limbo della semi-celebrità degli autori di seconda schiera - ha visto rifiutato il suo ultimo romanzo dal proprio editore di sempre.
 La sua vita personale, d'altro canto, gli sembra un disastro: dopo una lunga convivenza, iniziata quando aveva poco più di vent'anni, con il grande poeta Robert Brownburn, vate della celebre Russian River School, di vent'anni più vecchio di lui, e dopo un "fidanzamento" di nove anni con Freddy, figlio adottivo del suo rivale di sempre, il muscoloso Carlos Pelu, Arthur è rimasto solo, e si sente sempre più a disagio nel ruolo del single. Per di più ha saputo da poco che Freddy - di cui è ancora segretamente innamorato - sta per sposare un altro uomo.
 E oltre a tutto ciò, non può trovare consolazione neppure nel denaro, o nello status di cui gode. Al di fuori della casa che Robert gli ha lasciato al momento della loro separazione, infatti, si può dire che Arthur Less non abbia un soldo; nonostante la sua bravura come scrittore, fatica a entrare nel canone degli scrittori gay, perché descrive la realtà senza rinchiudersi negli stereotipi delle proprie preferenze sessuali; e l'ambiguo prestigio di cui gode deriva in gran parte dall'essere stato al fianco di una stella di prima grandezza come Robert Brownburn, e dall'aver avuto così l'opportunità di fare esperienza da testimone privilegiato dell'epoca d'oro della Russian River School.

 
 Andrew Sean Greer

 E' per cercare di sfuggire al disagio che questo complesso di problemi gli provoca (e soprattutto per rimuovere il pensiero dell'avvicinarsi del suo cinquantesimo compleanno e del matrimonio di Freddy) che Less - sfruttando la fortunata circostanza di una serie di inviti in successione da parte di editori, istituzioni culturali e scolastiche, e organizzatori di premi letterari - riesce a imbastire un viaggio che lo terrà per mesi lontano dagli Stati Uniti e dalla sua casa di San Francisco: un vero e proprio giro del mondo che, partendo da New York (dove, vestito da cosmonauta, è chiamato a intervistare un eccentrico autore di best sellers), lo porterà in Messico (per un festival sull'epopea avanguardistica della Russian River School), in Italia (per ritirare un premio vinto dalla versione italiana di un suo vecchio romanzo), in Germania (per una serie di lezioni universitarie), in Francia (per un disguido nella prenotazione del suo volo aereo), in Marocco (per un’escursione attraverso l'Atlante e il deserto del Sahara, nella speranza che il suo cinquantesimo anno non riesca a raggiungerlo), in India (per la revisione del suo ultimo libro, in un'atmosfera "spiritualista" che dovrebbe favorire la concentrazione, ma che in realtà riesce solo esasperante) e in Giappone (per una serie di articoli sulla tradizionale cucina kaiseki commissionati da una rivista specializzata).
 Durante il viaggio Arthur Less avrà modo di vivere le avventure più strane e di mostrarsi via via goffo, smarrito, inadeguato, spregiudicato, malinconico, innamorato, ingenuo, indulgente, altruista; tutti aspetti di quella che è la caratteristica principale della sua personalità, ovvero il candore.
 Ed è proprio intorno al candore del suo personaggio, alla finezza fuori dal comune con cui viene tracciata la sua figura, che si sviluppa in tutta la sua originalità lo spin narrativo di questo libro.
 Con candore, in Messico, Arthur si espone alle bizzarrie degli organizzatori del festival letterario e al rischio di incontrare dopo trent'anni Marion, l'ex moglie di Robert Brownburn.
 Con candore, in Italia, Arthur riconosce che il merito della vittoria del premio che viene chiamato a ritirare è, più che sua, della geniale traduttrice del suo libro.
 Con candore, in Germania, finisce nelle braccia di un giovane amante che gli rivela di vedere in lui una sorta di eterno Peter Pan.
 Con candore, in Marocco, si illude di sfuggire all'ombra dei suoi cinquant'anni perdendosi nel deserto.
 Con candore, in India, arriva a pensare di poter dimenticare il matrimonio di Freddy dedicandosi alla revisione del suo romanzo chiuso in una sorta di eremo, dove però concentrarsi è molto più difficile di quanto avesse creduto.
 Con candore, in Giappone, prova a ritrovare nelle forme perfette di un antico giardino la purezza delle sensazioni provate da bambino di fronte a una miniatura, in occasione di una mostra dedicata negli Stati Uniti al Paese del Sol levante.
 Con candore, forte della consapevolezza dell'onestà dei propri sentimenti, Less trova infine il coraggio di mettersi sulla via di casa dopo il lungo viaggio che doveva tenere lontane le sue paure ed è servito piuttosto a dargli il tempo di catalogarle e di attraversarle una a una.
 La sorpresa finale, che non manca mai nei romanzi di Andrew Sean Greer, è in questo caso meta-diegetica: il narratore di questo strambo viaggio - e improvvisato agiografo della singolare figura di Arthur Less - si rivela essere proprio quel Freddy Pelu dal cui matrimonio Arthur tentava di tenersi lontano nel timore di rimanerne sconvolto. Freddy, che resosi conto di essere anch'egli ancora innamorato di Less abbandona il suo neosposo Tom subito dopo le nozze, e si prepara ad attendere Arthur sulla porta di casa sua, di ritorno dal suo giro del mondo con tutto il suo candore e la goffaggine di sempre.
 Greer mostra con questo libro come si può costruire un romanzo di assoluta levità e dalla squisita capacità di fascinazione senza diventare leziosi. Personalmente trovo forse Less meno geniale di Le confessioni di Max Tivoli e di La storia di un matrimonio, ma bisogna riconoscere che si tratta di un lavoro assolutamente brillante.

Voto: 7  

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