giovedì 18 agosto 2016

Autori Vari, "Giochi di ruolo al Maracanà", edizioni e/o


 Raccolta che definirei "d'occasione" più che "a tema". Si tratta infatti di nove racconti polizieschi (con diverse gradazioni di genere, che vanno dal giallo vero e proprio al noir) che incrociano le Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016.
 Fra le diverse prove - di livello letterario molto diseguale -, tutte di autori che pubblicano abitualmente con e/o, alcune prendono le Olimpiadi semplicemente a pretesto per sviluppare una trama che potrebbe essere ugualmente calata in qualsiasi altro contesto; altre, invece, interpretano in maniera più strutturalmente pertinente il tema sportivo e l'ambientazione brasiliana.
 Lo scambio di Massimo Carlotto vede l'Alligatore (storico personaggio dell'autore padovano) doversi rassegnare alla fine ineluttabile di Izaias Barbosa, un giornalista brasiliano espatriato in Italia, e condannato a morte da un'organizzazione criminale perché entrato in possesso di un video che riprende lo stupro di una ragazzina da parte di un politico e di un imprenditore legati ai criminali e coinvolti nel lucroso affare dello sgombero delle favelas per realizzare i nuovi piani di sviluppo immobiliare previsti per le Olimpiadi.
 Lo sgangherato L'angelo azzurro di Paolo Foschi racconta l'indagine di Igor Attila (incredibile figura di poliziotto specializzato in "crimini nello sport", ex grande campione di pugilato e omosessuale dichiarato) sul duplice omicidio di due atleti italiani possibili medagliati a Rio, uccisi dai servizi segreti russi per essere stati involontari testimoni, durante una trasferta a Mosca, delle pratiche dopanti a cui, in vista delle Olimpiadi, venivano sottoposti gli sportivi di diverse discipline provenienti da quel Paese.
 Valetudo di Carlo Mazza parla del capitano dei Carabinieri Antonio Bosdaves che si reca in Brasile per aiutare il cugino Leandro, figlio di parenti emigrati a Rio molti anni prima. L'unico figlio di Leandro, Caetano, pugile olimpionico, è stato ucciso in un incontro di Valetudo, una forma di combattimento senza esclusione di colpi che si svolge fra due avversari chiusi in una gabbia. Caetano si era prestato al combattimento per guadagnare i soldi necessari per riscattare dai suoi "protettori" la giovane prostituta di cui si era innamorato. Leandro sfrutterà l'abilità investigativa di Bosdaves per consumare la sua vendetta privata nei confronti dei responsabili della morte del figlio.
 Ipnosi olimpica di Luca Poldemengo mette in scena una sorta di spy story in cui i fratelli Tripaldi -rifugiatisi a Valona sotto falsa identità - vengono costretti da una misteriosa organizzazione segreta a recarsi a Rio e a utilizzare la loro famosa tecnica dell'ipnosi investigativa per fare luce sulla misteriosa sparizione di un pluricampione olimpico di pugilato. Scopriranno una esecrabile storia di doping con al centro una grande azienda farmaceutica.
 Meninos de rua. Bambini all'inferno di Piergiorgio Pulixi - uno dei racconti più convincenti - narra di Mazzeo, che dal servizio segreto del quale è suo malgrado a disposizione come "liquidatore" (in pratica un vero e proprio killer) riceve l'ordine di uccidere una serie di poliziotti appartenenti agli "squadroni della morte", che fanno strage dei bambini di strada nelle baraccopoli brasiliane. I poliziotti sono infatti legati a un'organizzazione criminale che intende approfittare delle Olimpiadi per stringere nuovi accordi con la 'ndrangheta, che il servizio segreto è chiamato specificamente a contrastare.

Sandro Fiori, storico direttore della casa editrice e/o

 Una ragione migliore di Roberto Riccardi è un racconto, tirato via un po' frettolosamente, sul rapimento della sorella di Manuel Ferrara, olimpionico italiano di tiro a segno di origine brasiliana. Sembra un semplice sequestro a scopo di estorsione (compiuto dai Morcegos Negros), ma c'è dietro qualcosa di più.
 Pur di vincere di Patrizia Rinaldi rappresenta un caso di morbosa gelosia di un'atleta paralimpica nei confronti dell'ex fidanzato, che al mondo dello sport per diversamente abili è pure legato (conduce in gara un'atleta cieca, diventata in breve la sua nuova fiamma). Si tratta di un racconto piuttosto pretenzioso, che strizza continuamente l'occhio ad allegorie abbastanza scontate e viene sviluppato attraverso l'impiego di tecniche narrative complesse, a tutto detrimento della leggibilità.
 Ragnatela mortale di Matteo Strukul ha come protagonista Mila Zago, una sorta di Nikita che viene incaricata, in una missione sotto copertura (vestirà i panni di una "vedova nera" della camorra), di uccidere un boss brasiliano che alleva cavalli, uno dei quali è destinato a partecipare al concorso ippico olimpico.
 Infine, Pulcinella e la pecora nera di Massimo Torre parla di un campione di canottaggio napoletano, a cui una capo clan della Camorra (donna tratteggiata in modo volutamente caricaturale) fa sterminare la famiglia, e poi rapire la sorellina superstite e la donna amata per obbligarlo - dopo aver vinto le Olimpiadi - a riportare in Italia una valigia dal misterioso contenuto approfittando dell'allentamento dei controlli di dogana sui medagliati. In questo caso l'impianto narrativo risulta bizzarro ma comunque appassionante.
 Il carattere comune a tutti i pezzi inseriti nella raccolta è l'attenzione, più che al "lato oscuro delle Olimpiadi", al lato oscuro del Paese che le ospita in questo 2016: un Brasile allo sbando, roso da una corruzione onnipervasiva, incapace di sfruttare il grande evento per risolvere, lenire o comunque cominciare ad affrontare i suoi atavici problemi, governato da una borghesia inetta e vorace, popolato da masse di persone senza speranza, sprofondate nella miseria più nera.
 Quasi nessuna delle questioni sfiorate dai racconti viene però approfondita in maniera tale da produrre una riflessione di qualche interesse. Quello che è uno dei pochissimi libri usciti sulle Olimpiadi di Rio resta così una lettura di puro diporto, a tratti piacevole, a tratti francamente non imperdibile.

Voto: 6--

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