Un
uomo, oziosamente sdraiato in costume da bagno con un drink in mano ai bordi
di una bella piscina, nel giardino della villa di alcuni amici, concepisce un
progetto bizzarro: tornare a casa attraversando a piedi le eleganti proprietà
di tutti i suoi conoscenti, e a nuoto tutte le loro piscine.
Neddy
Merrill, con il suo disimpegnato cimento, vuole forse dimostrare a se stesso
che nel suo mondo, il mondo wasp
della comunità altoborghese e benestante di Bullett Park, non esistono
smagliature.
Ma
qualcosa non funziona: nuotata dopo nuotata, piscina dopo piscina, mano a mano
che scende la sera, scopriamo che in realtà uno strappo irreparabile si è
creato tra Neddy e quel mondo, che la sua famiglia è finita in bancarotta, che
egli non è più ospite gradito nelle belle ville con piscina, ma viene ormai
considerato un intruso, e che la sua comunità lo ha escluso senza appello.
John Cheever
L'unità narrativa si palesa così essere il frutto di un sorprendente corto circuito temporale: ciò che nella mente di Neddy si concentra nello spazio di un pomeriggio, nella realtà abbraccia avvenimenti che si svolgono nell'arco di mesi; una bravata immaginata in un giorno d'estate - e forse mai realizzata - prende paradossalmente corpo in autunno inoltrato, nella pretesa di riaffermare un'impossibile continuità materiale ed emotiva da parte di un uomo abbandonato alla deriva da una società che egli credeva fondata sull'amicizia, ma che è basata soltanto sul denaro.
Voto: 8
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